Per gli appassionati uno dei giardini più interessanti della
Città, data la moltitudine di essenze esotiche presenti.
Entrando dal cancello principale si ammira un magnifico
esemplare di Encephalartos altensteinii per poi proseguire verso eleganti palme
quali le Syagrus romanzoffiana, tipiche del Brasile, la Howea forsteriana, la
mastodontica Jubea chilensis (J. spectabilis), gigante del Cile; Chamaerops
humilis, Cycas revoluta, Araucaria, Oreopanax, Livistona australis (Corypha australis),
Dracaena draco, Sabal minor, Dasylirion, ecc.
Il parco presenta una suggestiva e significativa immagine di
quello che poteva essere Sanremo prima della seconda guerra mondiale. Il
giardino circondava una residenza privata di assoluto prestigio: la grande
villa detta il "castello Marsaglia", fatta erigere da Giovanni
Marsaglia, celebre uomo d'affari. La famiglia Marsaglia, di origine torinese,
appare una delle presenze più importanti nel contesto sociale sanremese alla
fine del XIX secolo. I suoi migliori esponenti sono proprio i fratelli Ernesto
e Giovanni Marsaglia. L’ingegner Ernesto è stato deputato e senatore del Regno
d’Italia. L’ingegner Giovanni, invece, si era occupato della costruzione di
grandi gallerie, comprese quelle della ferrovia lungo la costa ligure
(completata nel 1871). Il suo nome è legato a modifiche dei piani urbanistici
della città ed alla messa in opera di un poderoso acquedotto che risolse i
problemi di approvvigionamento idrico del centro turistico dopo il 1883. Le
diverse proprietà Marsaglia, a monte dell’attuale Corso Imperatrice si
impreziosiscono dell’imponente “castello” nel 1882, quando viene completato in
base ai progetti dell’architetto Pio Soli (Castelnuovo Scrivia, 1847–Sanremo
1906).
L’edificio era sorprendente: torri, merlature e motivi
neogotici e neorinascimentali si affiancavano in un complesso candido che si
stagliava tra il verde del parco, di fronte al mare. L’interno era arredato in
modo impeccabile, con opere di prestigiosi artisti contemporanei: Paolo Trubetzkoy,
Edoardo de Albertis, Odoardo Tabacchi, Domenico Trentacoste e persino
Jean–Baptiste Carpeaux, l’acclamato scultore francese amico dell’architetto
dell’Opéra, Charles Garnier.
La demolizione del “castello” nell’immediato dopoguerra, in
seguito ad abbandono e ai danni bellici, con il conseguente smantellamento
degli arredi, comporta il passaggio dello spazio verde all’amministrazione
comunale, mentre a monte vengono costruiti palazzi moderni. All’interno del
parco viene ricavato un Auditorium, dedicato al musicista Franco Alfano, ospite
di Sanremo (1875–1954). Fortunatamente rimane piuttosto integro il sistema
progettuale del parco, definito da viali comodi e ampi, con curve ben calcolate
in grado di proporre squarci panoramici sempre variati, secondo l’uso del tardo
Ottocento. La notevole vegetazione presente, ricca anche di rari esemplari
richiama il fascino della foresta tropicale. Va inoltre segnalata la
possibilità di concepire il parco inserito in un piano di continuità molto
ampio, che coinvolge anche le aree verdi dei grandi alberghi vicini.
“Villa SOLE” Sanremo
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