Il Forte di Santa Tecla



Il Forte di Santa Tecla situato nei pressi del Porto Vecchio di Sanremo, sino a pochi anni fa era utilizzato come Carceri Giudiziarie, ombreggiato all'ingresso da un piccolo giardino di pini marittimi, è un interessante esempio di fortificazione militare del settecento ligure. Deve il suo attuale nome al fatto che nella posa della prima pietra fu posta una reliquia di Santa Tecla, ma il suo nome originario era di Fortezza San Giorgio.
La sua costruzione fu voluta dalla Repubblica genovese, che da secoli contrastava l'aspirazione marinara e commerciale di Sanremo, a seguito di una sollevazione popolare sanremese che, dopo la guerra di successione austriaca, aveva chiesto l'annessione al Regno di Sardegna.
Santa Tecla
La Repubblica genovese reagì con violenza e decise la costruzione del forte non tanto per la difesa della città e del porto quanto per intimidire, con le proprie artiglierie, la popolazione ribelle.
Dopo due tentativi andati a vuoto, nel 1753 venne approvato il progetto dell'ingegnere militare Giacomo De Sicre per una spesa totale di circa 70.000 lire genovesi e la prima pietra venne posata il 6 luglio del 1754 senza che la popolazione partecipasse all'evento in quanto la costruzione della fortezza prevedeva la demolizione di numerose abitazioni.
Il Forte
Il Forte fu edificato sulla base di una pianta triangolare, con un bastione verso il mare e un'opera a corno verso la città formata da due mezzi bastioni, separati da una lunga cortina su cui erano posti numerosi pezzi di artiglieria a minacciare la città. All'interno, al piano terra, vi era la cappella al centro del cortile, i magazzini, la cisterna e l'appartamento del comandante; al primo piano gli alloggi per i soldati e gli addetti, con la polveriera nell'antica torre cinquecentesca che era stata inglobata nel forte; al secondo piano gli alloggi per i bombardieri e gli artiglieri, i comandanti, la fanteria e il magazzino. La fortezza venne innalzata in soli undici mesi di lavori che si conclusero il 12 marzo del 1756.
Nel 1796 fu occupata senza combattimenti dalle forze napoleoniche di invasione e la popolazione che si sentiva liberata dal secolare giogo genovese, festeggiò, abbattendo anche parte degli spalti, che impedivano un comodo accesso al molo.
Con la Restaurazione, nel 1815, la Liguria passò al Regno di Sardegna e il forte divenne una caserma per la fanteria sabauda; più tardi, nel 1835, caserma dell'arma dei Bersaglieri.
Dal 1864 fu adibita a casa circondariale di pena fino al 1997, con solo due interruzioni: fu base per idrovolanti tra gli anni 1915-1918 e divenne deposito di munizioni durante l'occupazione tedesca dal 1943 al 1945.
Trasferito il carcere ad altra sede il Forte di Santa Tecla viene assegnato alla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici della Liguria ed infine, recentemente acquisito dal Comune, è ora in fase di recupero e restauro per destinarlo a sede di museo e manifestazioni.


“Villa SOLE” Strada San Lorenzo 64 Sanremo
Antonio D’Amore (Host)
Mobile +39 3408007000 (anche WhatsApp)