Il Teatro Ariston



Il teatro Ariston di Sanremo è il più grande teatro di Sanremo, ed uno dei più famosi cinema-teatro d'Italia. La sua celeberrima facciata si è ormai imposta nell'immaginario collettivo degli italiani, ed anche chi non è sanremese o non è mai stato a Sanremo riconosce in quell'immagine qualcosa di familiare. Il merito di ciò va ovviamente in gran parte al fatto che l'Ariston ospita, oramai da più di 30 anni, la più importante e popolare kermesse canora del Paese: il Festival di Sanremo.
La storia dell'Ariston è legata indissolubilmente ad un unico e solo nome, quello della famiglia Vacchino. Il terreno sul quale sorge il teatro fu acquistato a cavallo fra gli anni '40 e '50 dal Commendatore Aristide Vacchino, il cui padre Carlo fu uno degli imprenditori che per primi a Sanremo si occuparono dello sviluppo della rappresentazione cinematografica, quella nuovissima industria, quella nuova forma di spettacolo per il popolo (e più tardi forma d'arte) che stava prendendo piede a partire dall'inizio del nuovo secolo. Fu Infatti lo stesso Carlo che nel 1908 rilevò l'ex “The American Cinematograph” di Via Matteotti trasformandolo nel primo, storico cinema di Sanremo, il “Sanremese”, e alla sua morte, nel 1918, lasciò nelle mani della vedova Emilia e del giovane figlio Aristide l'onore e l'onere di mantenere l'azienda e salvaguardarne gli investimenti. Fu così che, dopo l'acquisto nel 1933 del magnifico Cinema Teatro Centrale, decorato da Galileo Chini, esattamente trent'anni dopo, nel 1963, viene terminata la realizzazione del Teatro Ariston, uno dei monumenti più caratteristici e rappresentativi della Città dei Fiori.
L'intenzione di Aristide Vacchino era quella di erigere un nuovo grande edificio che alternasse la rappresentazione teatrale a quella cinematografica (negli anni immediatamente successivi alla Guerra il cinema e l'industria cinematografica italiana subì un boom, raggiungendo un fulgore ed un prestigio internazionale che non avrebbe mai più eguagliato). Un edificio che, in particolar modo, potesse raccogliere l'eredità artistica e la grandezza dello storico teatro “Principe Amedeo” di Sanremo, che, sebbene di proprietà comunale dal lontano 1877, era stato gestito dalla famiglia Vacchino per anni, finché non fu ridotto ad un cumulo di macerie da un devastante bombardamento aereo francese quel fatidico 20 ottobre 1944.
Il “Principe Amedeo” non fu mai più ricostruito sulla superficie che occupava originariamente (la zona di Piazza Borea d'Olmo all'incrocio con Via Mameli) per ragioni di insufficienza di fondi da parte dell'amministrazione comunale. Nacque quindi a Sanremo l' esigenza di un nuovo grande luogo dedicato allo spettacolo, che compensasse la capienza molto limitata della piccola sala del Teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo.
L'idea di Aristide si concretizza il 31 ottobre 1952, quando vengono inviate alle autorità di competenza (la Presidenza del Consiglio per le autorizzazioni all'esercizio e la Commissione Edilizia Comunale per le concessioni edilizie) le richieste per l'ottenimento dei permessi. L'anno successivo, sull'area prima occupata dal cinema all'aperto “Il giardino”, iniziano i primi lavori di edificazione di un grande complesso pubblico designato allo spettacolo, chiamato il “Centro Ariston”. Nel 1955 viene stipulato il contratto fra Vacchino ed un suo grande amico, Antonio Marchetti, titolare dell'impresa di costruzioni Massa s.p.a (trasformatasi poi in Marchetti & C. s.p.a alla morte di Giuseppe Massa). Grazie agli sforzi congiunti degli architetti Dante Datta e Marco Lavarello e dell'ingegner Angelo Frisa, nel 1957, sul tetto dell'edificio, viene avviato l'”Ariston all'aperto”, mentre nel 1962 viene terminato l'originario “Ariston Mignon” (l'attuale “Ritz”), una sala a forma di conchiglia con una capienza di 450 posti e decorata con bassorilievi in metallo dello scultore Edoardo Alfieri (1913-1998).
Il 31 maggio 1963, infine, viene finalmente inaugurata la sala dell'Ariston, caratterizzata dalla straordinaria capacità di 1960 posti a sedere fra platea, galleria e palchetti laterali (ben 16). Il risultato è sontuoso: un palcoscenico alto 24 metri e profondo 15, un golfo mistico capace di accogliere 100 musicisti (secondo la tradizione, sotto la fossa orchestrale furono murate delle damigiane e dei fiaschi di vetro per ottenere una risonanza più morbida), 30 camerini e 3 cameroni destinati ai corpi di ballo, orchestrali e corali. Senza dimenticare il soffitto, magnificamente affrescato dal pittore Carlo Cuneo (nato nel 1914).
L'unicità del fascino e della perfezione formale del teatro si deve anche al fatto che realizzazione degli interni era stata affidata ai migliori esperti nel settore: l'acustica fu affidata all'ingegner Franco Ravera ed al professor Gino G. Sacerdote, considerati due luminari nel campo, Argeo Raggi si occupò del palcoscenico, i velluti del sipario e delle tende furono fabbricati dalla Way, ditta fornitrice nientemeno che del Teatro alla Scala di Milano e del Teatro Regio di Torino, i vetri arrivarono da Venezia e precisamente da Murano (ditte Vennini e Barovier) ed i marmi direttamente dalla Toscana, dal Piemonte e dalla Francia.
In quella storica serata inaugurale venne proiettato l'allora attesissimo film “Gli ammutinati del Bounty” di Lewis Milestone, con l'immenso Marlon Brando, e alla cerimonia partecipò anche l'Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dall'indimenticato Maestro Carlo Farina con il soprano Isabella Doran e il tenore Salvatore Puma.
L'apertura dell'Ariston venne accolta con notevole clamore ed entusiasmo da parte del pubblico, della stampa e degli stessi costruttori. Antonio Marchetti ne parla in questi termini in una recente intervista: “La costruzione dell'Ariston rappresenta, secondo me, uno di quei casi fortunati in cui vita professionale e vita personale e familiare si intrecciano piacevolmente, lasciando bellissimi ricordi”.
Vale la pena di citare anche un articolo apparso il 2 giugno 1963 sull'Eco della Riviera, giornale tanto caro ai sanremaschi, che così si espresse in proposito: “Il nuovo cinema-teatro Ariston ha avuto venerdì sera una cornice di pubblico degna di questa internazionalità, e la ricchezza di marmi, luci, cristalli, di attrezzature tecniche e confortevoli alle quali la serata inaugurale univa trofei di fiori di inimitabile bellezza che dall'ingresso alla grande ribalta affermavano come questa grandiosa realizzazione della città dei fiori era sì per il pubblico internazionale, ma prima di tutto era dei sanremesi, per i quali il suo ideatore l'ha voluta. Il commendatore Aristide Vacchino, nel cinquantenario dell'attività teatrale e cinematografica della sua famiglia, ha inteso onorare con quest'opera suo padre e sua madre, ed ha restituito, moltiplicato per mille, un ambiente di svago che era cessato con la distruzione del teatro Principe Amedeo”.
Ma la fervente vita dell'Ariston continua anche dopo quel fatidico giorno. Durante gli anni sono state aperte numerose sale, che tutt'oggi possono essere utilizzate per convegni, congressi, rassegne stampa e molti altri eventi. Nel 1994, nell'area sottostante il tetto del complesso, sono state realizzate le tre sale del Roof, dalla capacità complessiva di quasi 750 posti, e negli ultimi anni è stata resa accessibile anche la piccola ma comoda sala del Roof 4, destinata alla proiezione di film meno conosciuti.
In sostanza, il teatro Ariston può essere considerato uno dei più rappresentativi esempi di coniugazione tra comfort, bellezza, funzionalità e tecnologia all'avanguardia.
Teatro Ariston
Situato nella più famosa via del centro di Sanremo, Corso Matteotti, solitamente il teatro viene adibito a cinema multisala. All'interno sono presenti sei sale cinematografiche: la sala dell'Ariston (1909 posti a sedere), il Ritz al piano inferiore (390 posti), e le quattro sale del Roof al piano superiore (il Roof 1 con 384 posti, il Roof 2 e 3 con 135 posti ciascuno, ed il nuovo comodissimo Roof 4 con 35 posti).
All'ingresso del teatro è presente un bar dove poter acquistare pop-corn appena fatti, caramelle, bibite e molto altro, e sono disponibili tre ascensori per salire alle sale situate ai piani superiori.
Per quanto riguarda la tecnologia al servizio del cinema, l'Ariston si è sempre rinnovato al passo con le innovazioni più recenti: basti pensare che fu il primo in Italia ad essere dotato di schermo per il Cinerama, la novità presentata a Torino in occasione dell'esposizione di Italia '61, e che ancor oggi dispone di un sistema avanzatissimo di proiezione e di audio, sia sotto il profilo teatrale-televisivo che sotto quello cinematografico. Dal dicembre 2010 l'Ariston è il primo cinema multisala con tutte e 6 le sale digitalizzate con proiettori 2K DCI, di cui 4 (il Roof 1, 2 e 3) dotate di proiezione 3D con sistema Dolby System, mentre al Ritz è presente il sistema Master Image.
La programmazione cinematografica è inoltre sempre attenta alle nuove uscite, con un occhio di riguardo anche ai film più di nicchia, ed è attiva la promozione “mercoledì cinema” grazie alla quale il mercoledì si può usufruire del biglietto al costo ridotto di 4 € anziché di 7 €.
Ma durante l'anno al suo interno vengono organizzati i più diversi spettacoli, congressi, convegni, mostre, manifestazioni ed eventi, fra i quali il più famoso resta il Festival della Canzone Italiana, comunemente denominato Festival di Sanremo, che ha sede nell'ampia e celebre sala dell'Ariston dal 1977 (con l'eccezione del 1990, quando il Festival si svolse invece nei locali del Mercato dei Fiori di Valle Armea), anno in cui la manifestazione canora si sposta qui dallo storico Salone delle Feste del Casinò.
Oltre al Festival, dentro la Sala dell'Ariston si sono tenute e si tengono molte altre manifestazioni, musicali e non. In passato il grande teatro si è visto protagonista di grandi match di boxe a livello mondiale, ed ha ospitato i balletti del grande Rudolf Nureyev. All'interno dell'Ariston si svolge inoltre, dal 1974, il celebre Premio Tenco, giunto ormai alla 37a edizione, il Premio Regia Televisiva, noto come Oscar TV, e nel biennio 2008-2009 le prime due edizioni di Ti lascio una canzone, show televisivo trasmesso dalla RAI.

Il Cinema Teatro Ariston

Indirizzo: Corso Matteotti 226 Sanremo (IM)
Sito ufficiale: www.aristonsanremo.com